6° VIAGGIO BREVE - NORMA E NINFA

  • Norma
  • La torre di Ninfa
  • Le cascatelle

Il sesto viaggio breve della nostra storia è passato nell’album dei ricordi, dei bei ricordi. Una compagnia allegra e scatenata e posti da sogno hanno formato il cocktail vincente di quest’altra esperienza.
Ma andiamo per gradi: la comitiva si è mossa dal neroazzurro venerdì 26 aprile alle ore 08.30, con destinazione Cori, in provincia di Latina. Una veloce cavalcata sulla basentana, ed eccoci a Potenza, con la sosta di rito sempre allo stesso distributore. Sosta pranzo sull’autostrada, sotto Caserta, e poi via verso la destinazione finale, non prima però di aver visitato il castello Caetani, a Sermoneta (ingresso € 4 con visita guidata), luogo carico di storia e di suggestione, e l’abbazia di Valvisciolo, nelle immediate vicinanze. Subito dopo, rotta verso l’albergo che ci avrebbe ospitato per il week-end, a Cori. Qui devo dire che abbiamo trovato una sistemazione ottimale; camere ordinate e pulite, una cucina a dir poco spettacolare ed una gentilezza, da parte dei gestori, addirittura commovente. Visita del paese (rimarchevole il tempio di Ercole, risalente al 1° secolo a.C. ed il ponte delle catene, all’ingresso della città) e poi, tutti affamati, a cena. Grande sorpresa per la qualità, quantità e varietà del cibo e giù a masticare. La cena, fin troppo lauta, ha spezzato gli entusiasmi per la visita serale di Latina e quindi, tenuto presente il numero degli impegni dei due giorni successivi, tutti a nanna. Sabato mattina ci svegliamo col tempo che minaccia pioggia, ma siamo tutti carichi e desiderosi di vedere nuove cose. Dopo un’abbondante colazione partiamo alla volta dei giardini e delle rovine di Ninfa: qualcosa di veramente eccezionale! Un minimo di traversie per entrare (i giardini sono aperti una volta al mese e la visita va prenotata) e poi lo stupore di un giardino veramente incantato. È stato sicuramente il momento più bello del viaggio, con tutti noi immersi in un’atmosfera irreale, che ci ha portato come per incanto indietro nel tempo. Visita di Norma, col suo bellissimo museo che ci ha permesso di conoscere le rovine di Norba, e poi sosta spuntino nella piazza centrale del paese. Alla ripresa del cammino verso Alatri, la pioggia comincia prima a fare capolino, poi a scrosciare violentemente sopra di noi, tanto che ci dobbiamo fermare per fare il punto della situazione. Ma possono i Birotiani arrendersi per un po’ d’acqua? No! Riprendiamo verso Alatri, e quello che ne viene, viene. Viene infatti lo scudetto giallo, che fa sì che la pioggia cessi, e che noi riusciamo a visitare l’acropoli di Alatri, e successivamente il ridente paese di Collepardo e le grotte omonime (€ 3 con visita guidata). Giornata intensa, ma il bello deve ancora venire: in albergo per una rilassante doccia, un’abbondantissima cena e… ROMA BY NYGHT! Girare per Roma la notte è un’emozione molto forte; c’è sempre gente, i monumenti sono illuminati, è facile incontrare personaggi famosi. Foto di rito con lo sfondo del cupolone di San Pietro e poi ancora a girare come delle trottole; Colosseo, Piazza Venezia, Piazza di Spagna… e chi più ne ha più ne metta. Ora di rientro in albergo? Le cinque e trenta del mattino! Qualche ora di sonno, altra grande colazione, saluti commossi agli albergatori che sembravano ormai persone di famiglia e con calma, intorno alle 11,30 ci mettiamo sulla via del rientro, naturalmente non diretta. Sbagliamo strada tre volte di seguito, rifacendo lo stesso giro, e quando i locali cominciano a lamentarsi perché i tempi sul giro non si abbassano, Peppe By night dice di seguirlo (lui è in auto) perché ha attivato il satellitare: bellissimo! In 20 minuti ci ha portato (il satellitare o Peppe?) in un vicolo senza uscita, in collina, con piccolo cimitero annesso! Decidiamo di puntare direttamente su Napoli, saltando la visita di Fossanova perché si sta facendo tardi, e prendiamo la SS 148 fino a Formia. Bel paesaggio, mare blu e sole splendente. Così arriviamo a Napoli dove, in Piazza Plebiscito, seduti comodamente al caffè i Re di Napoli, ci gustiamo le delicatezze della pasticceria campana; babà al rum, zeppoloni alle fragole, tazze di caffè dai nomi altisonanti (Re Carlo, Re Ferdinando…). Paghiamo il conto (che mazzata!) ed alle 18.00 ci decidiamo, a malincuore, a puntare verso casa: autostrada fino a Salerno, poi A3 fino a Potenza, Basentana… strade arcinote ma sempre belle, come la compagnia.