5° VIAGGIO BREVE - SICILIA ORIENTALE

  • salita all'Etna
  • sul traghetto
  • Pentedattilo (RC)

Andare in Sicilia non stanca mai; se poi ci si va con una compagnia splendida, allora…
Sabato 28 aprile il mitico neroazzurro brulicava di AMIIICI! Pronti all’avventura; 22 soci, a cavallo di 17 motociclette, sono partiti alla volta della regione più a sud d’Italia. Il viaggio è stato molto piacevole, il tempo ci ha dato una mano, l’allegria ha fatto il resto, e siamo magicamente arrivati a Belpasso, sede scelta come base per le escursioni dei giorni seguenti. Qui in realtà abbiamo avuto una sorpresa non del tutto lieta; alla base forse un malinteso, ma le stanze dell’albergo (…) non erano proprio ciò che ci aspettavamo. Un minimo di spirito di adattamento ed un piccolo correttivo per due coppie (Rosaria e Roberto, Manuela e Donato), che hanno trovato alloggio poco lontano, hanno però risolto il problema. Peraltro c’è da dire che l’insufficienza della sistemazione per la notte è stata compensata dalla bontà del servizio gastronomico. Le cene sono state infatti tutte abbondanti e gustose. Ma andiamo alle scorribande: una cosa strepitosa! Sabato sera, infatti, non domi del viaggio, dopo cena ci siamo riversati a Catania, che si è rivelata una città veramente bella e molto viva, fino a tarda notte; tanti i posti da vedere (cfr. DA VEDERE). Prime degustazioni di pasticceria siciliana, costante che ci seguirà per tutto il viaggio, e grande allegria sociale.
Domenica mattina, al risveglio una bellissima giornata, ci ha visto dopo colazione partire per Piazza Armerina, per visitare uno dei più bei siti archeologici: la villa romana del casale (cfr. DA VEDERE). Strade panoramiche in quota, profumo di zagare, venticello fresco ci hanno accompagnato nel trasferimento. Splendida quindi la villa, eccellente il ristorante che ci ha visto banchettare lautamente per una modica cifra, come sempre in allegria. Pomeriggio dedicato alla visita di Enna, il capoluogo di provincia più alto d’Italia (cfr. DA VEDERE). Il bar nella piazza del municipio, vuoto quando siamo arrivati, si è riempito all’inverosimile dopo che abbiamo cominciato ad assaggiare le sue prelibatezze. Presi da vera frenesia alimentare, abbiamo consumato quantità industriali di dolci siciliani; sembrava una vera festa. Foto di rito e visita al castello di Lombardia, un posto arroccato su uno sperone di montagna dove abbiamo fatto un sacco di foto. La torre di Federico II purtroppo era chiusa, e così… via verso Catania, questa volta con l’autostrada. Nicola Cirillo (supermario), che ha speso una somma da mutuo per dotare il suo Varadero di sospensioni ultrasofisticate, mi ha chiesto quindi di provarlo sul tratto autostradale. Si sa che le prove richiedono un minimo di sfruttamento delle capacità ciclistiche e motoristiche di una moto e così… piccolo Gp sull’autostrada, divertendoci con gruppi di motociclisti che tornavano dalla vicina Pergusa, dove si era effettuata la prova di campionato di velocità sport pro. Chissà cosa avranno pensato, i cibierristi, erreunisti e ninjaisti vedendosi passare alla perduta nei classici curvoni con tabelle da un Varadero con borse, bauletto e zavorra (il guidatore), dopo averlo sverniciato in rettilineo… vabbè, ogni tanto la tiratina ci vuole. Vai con l’albergo, la cena e poi… a letto? Ma nemmeno per idea! Due correnti di pensiero hanno fatto sì che un gruppo visitasse l’Etna By night (grossa suggestione), ed un altro si recasse ad Acireale alla ricerca di un grosso raduno pubblicizzato su pieghevoli e locandine. Del raduno nemmeno l’ombra, ma la piazza del duomo di Acireale (con bar annesso), è sempre bella e suggestiva, specialmente di sera.
Lunedì 30, visita ad una delle più belle città che io conosca, Siracusa (cfr. DA VEDERE). La giornata è stata bellissima sia sotto il profilo culturale che sotto quello gastronomico; il bar in piazza Duomo fa delle granite da urlo, e la piazza stessa sembra una bomboniera, per quanto è bella e silenziosa. Ho passato un’ora molto rilassante insieme a Pinosauro, discutendo del più e del meno, mentre gli altri AMIICI! Erano in visita al parco archeologico (Pinosauro ed io lo abbiamo visto già più volte). Il rientro a Belpasso è stato di una piacevolezza unica; il golfo di Catania, con l’Etna che lo sovrasta, è uno spettacolo difficilmente eguagliabile. Ed è proprio per questo che da Belpasso siamo solo passati, dirigendoci verso la sommità del vulcano (cfr. DA VEDERE); ho rivisto la casa invasa dalla lava che mi ha ospitato per una notte durante il viaggio con gli scooter dell’agosto 1998 non senza un groppo alla gola, e siamo andati in cima. Qui Piero Leogrande (Richmond) e Nicola Santamato (navigante 2) hanno fatto una sortita sportiva, scendendo e risalendo con le loro motociclette DOC (Aprilia RSV e Ducati Monster S4). Sono tornati con l’adrenalina che gli usciva dagli occhi, i motori roventi e le gomme fumanti… Passeggiare nei crateri dell’Etna è un momento che difficilmente si può dimenticare: quanta storia, quanti avvenimenti, quanti drammi… ma la cosa migliore è sicuramente il paesaggio, nero di lava e brullo, splendido nella sua semplicità e nella sua assenza di colore. Il sole ha cominciato a scendere, e la temperatura con lui; giù in albergo quindi per cena. Domani si riparte, una passeggiata per Belpasso (deserta alle 23.30) condita da barzellette tanto forti da farci piegare in due e via a dormire. Martedì, giorno del rientro; piccola tristezza per la fine della vacanza, ma voglia di tornare a casa. La visita di Taormina è saltata (file incredibili già all’uscita dell’autostrada), ma non la sosta dolcifera a Messina (…). Traghettiamo senza particolari problemi e via verso Reggio Calabria (cfr. DA VEDERE), scegliendo di fare, dopo tanti giri del tacco, anche quello della punta. A Reggio abbiamo incontrato i mitici (davvero!) Dario D’Arcangelo (asceta), Marcello Martino (Alverman) e Arcangelo Santamato (navigante 1) i quali si sono sbafati circa 900 chilometri in una sola sola giornata solo per il gusto di passare qualche ora insieme ad altri AMIICI! Potenza dell’affetto che lega noi Birotiani! A pranzo in un ottimo ristorante, dove abbiamo degustato dello squisito pesce spada, e poi via verso Pentedattilo (cfr, DA VEDERE), paesino in provincia di Reggio Calabria veramente fuori dal mondo. Alle 17.00 il rientro definitivo, non prima di aver preso, subito dopo Siderno marina, la strada di collegamento rapido tra lo Jonio ed il Tirreno. Questa strada, scavata nei monti dell’Aspromonte, con una galleria di oltre 3 chilometri, tenuto presente l’arditezza della realizzazione, e soprattutto i panorami meravigliosi che regala, testimonia inequivocabilmente, a mio avviso, l’esistenza di Dio. Mentre la percorrevo, guardando le persone che in quel momento condividevano la mia esperienza, mi sono sentito felice di essere, di vivere e di avere simili amici. Tornati sull’autostrada Salerno Reggio Calabria, in condizioni come sempre pietose e piena di cantieri (fermi), un unico desiderio: tornare a casa quanto prima. Alle 23.00 infatti siamo arrivati al neroazzurro, dove abbiamo degnamente concluso l’esperienza con una meravigliosa tavolata che ci ha visto ridere, commentare e ricordare i momenti meravigliosi vissuti insieme. Grazie di cuore a quelli che hanno condiviso l’esperienza con me, arricchendomi della loro presenza e della loro stima, che ricambio in solido. È ‘ stato meraviglioso. Priore.