3° VIAGGIO BREVE - POMPEI E COSTIERA AMALFITANA

  • Verso il Vesuvio
  • Sul Vesuvio
  • Ravello - villa Cimbrone

1° maggio 1999: festa dei lavoratori… e dei motociclisti birotiani. Si parte infatti per il terzo viaggio breve della saga; questa volta la meta è Pompei, Napoli e la costiera amalfitana. Partenza da taranto alle ore 9 in punto, e veloce sgroppata fino a Sorrento, dove un comodo ed economico hotel ci attende per farci sistemare. Doccia, riposino e passeggiatina serale per Sorrento, una città davvero splendida, con mitico gelato di mezzanotte. A nanna, poi, perché domani ci aspetta una discreta scarpinataa Pompei. Ringalluzziti, sabato due maggio ci rechiamo a Pompei, pronti alla pugna, e… scopriamo che il sito è chiuso! Solo domani si potrà visitare! Cambiamento di programma, quindi: andiamo sul Vesuvio. La salita al vulcano che, a differenza dell’Etna, tanto dolore ha provocato nei tempi passati, è stata molto piacevole; strada panoramiche e ben asfaltate, fino al pessimo parcheggio del vulcano, con annesso scortesissimo parcheggiatore. Biglietto salato e scarpinata (era destino) sul vulcano; amici, ne vale davvero la pena, perché il Vesuvio mostra al visitatore tutti, ma proprio tutti i suoi segreti. Ci si può affacciare all’orlo del cratere principale, e vedere tante piccole fumarole. Magnifico. Colazione al sacco in una piazzola molto bella, e poi via per un giro panoramico alla volta dei campi Flegrei. Posti davvero di sogno, quasi inimmaginabili, il Lago d'Averno (Piccolo lago dell'Italia meridionale, situato in Campania, nei Campi Flegrei. Ha una superficie di 0,55 km2 e una profondità massima di 34 m. I romani, che, a causa delle emanazioni solforose che lo avvolgevano anticamente, lo consideravano la porta degli Inferi (per questo lo chiamarono Avernus), lo avevano collegato al mar Tirreno mediante un canale e lo avevano utilizzato come porto militare) è indimenticabile, il tempio della Serapide a Pozzuoli anche, e così via. Cena in ristorante caratteristico, ottima e abbondante, ma troppo lunga, e rientro a Sorrento. Domani, un’altra bella scarpinata. 3 maggio, domenica; si va a Pompei. Fila mostruosa per acquistare il biglietto d’ingresso, e ingresso nel più mistico dei luoghi perduti. Pompei (Antica città della Campania, situata alla foce del fiume Sarno, pochi chilometri a sud del Vesuvio, tra Ercolano e Stabia. Fu fondata intorno al 600 a.C. dagli Osci e successivamente conquistata dai sanniti (V secolo a.C.); coinvolta nelle guerre sannitiche (343-290 a.C.), in seguito nella seconda guerra punica (218-201 a.C.), poi nella guerra sociale (90-89 a.C.), fu attaccata e vinta da Silla. Nell'80 a.C. divenne colonia romana e raggiunse una popolazione di 20.000 abitanti all'inizio dell'era cristiana. La città, al centro di una fertile pianura, era un importante nodo commerciale e costituiva lo sbocco sul mare per Nola e altre città dell'entroterra. Gravemente danneggiata da un terremoto nel 62 d.C., fu sepolta, con Ercolano e Stabia, nel 79 d.C. da un'eruzione del Vesuvio (che deviò il corso del Sarno ed estese la costa, sicché le rovine della città finirono per trovarsi a notevole distanza da entrambi) è conosciuta da tutti: inutile dilungarsi elencando le sue meraviglie: bisogna solo andarci. Visita lunga ed aprrofondita, e la fame comincia a farsi sentire; un bel ristorante subiro fuori gli scavi ci ha permasso di rifocillarci a dovere, mettendoci in condizione di afrontare il viaggio di rientro, che ci ha riservato come sempre delle ottime sensazioni.